L.E.O.

Che cosa fa L.E.O. ?

 

•Migliora  la didattica nelle scuole
•Stimola la mente per il  Problem Solving
•La batteria ricaricabile dura tutto il tempo che vuoi

   

L.E.O. è stato uno dei progetti finalisti della competizione Glogal Junior Challenge 2017

Learning Environment Onwards

 

E’ sempre più evidente come nelle scuole stia entrando in vigore, seppure progressivamente, un modo innovativo di fare didattica, in grado di coniugare l’apprendimento alla volontà di coinvolgere sempre più attivamente gli alunni, magari attraverso supporti informatici che possano destare maggiore attenzione nei ragazzi. Come unire dunque didattica e tecnologia? A questo scopo entra in gioco L.E.O., una piattaforma tecnologica modulare realizzata per fornire agli insegnanti uno strumento del tutto innovativo con il quale svolgere le lezioni. E’ chiaro a tutti che le nuove generazioni si avviano ad essere sempre più “digitalizzate” e i nuovi dispositivi informatici disponibili possono risultare la giusta chiave di lettura per dialogare con i “nativi digitali”, finalizzata a raggiungere un arricchimento reciproco nei confronti dell’alunno, il quale apprende i contenuti divertendosi, e dell’insegnante, che trova negli strumenti tecnologici nuove finalità educative.

L.E.O., acronimo di “Learning Environment Onwards”, nasce dalla cooperazione di due ragazzi, Davide Aloisi e Alessio Di Brigida, in seguito a diverse esperienze come insegnanti di robotica con ragazzi di tutte le fasce d’età. A conclusione dei corsi da loro tenuti, ai due giovani viene in mente un’idea: realizzare un modo innovativo di fare lezione nelle aule, elaborando uno strumento utile a spiegare qualunque materia e al contempo tale da coinvolgere i ragazzi. Viene realizzata quindi questa piattaforma estremamente facile da utilizzare per gli insegnanti e accattivante per gli alunni. Per far funzionare L.E.O. , infatti, non sono necessarie specifiche competenze informatiche: il dispositivo si muove su di una griglia ed è dotato di un display e di cinque pulsanti; servendosi di tale schema e con l’aggiunta di un pizzico di fantasia, i docenti possono creare percorsi educativi specifici per ciascuna materia didattica. Durante l’ora di italiano, ad esempio, la griglia su cui si sposterà il nostro L.E.O. sarà costituita dalle lettere dell’alfabeto e i bambini della scuola elementare potranno divertirsi a spostarlo sulle caselle corrispondenti alle lettere per formare la parola dettata dalla maestra. Tramite gli appositi comandi, infatti, il dispositivo può spostarsi non solo in linea retta, in avanti, all’indietro, a destra o a sinistra, ma è in grado di ruotare di 45 o 90 gradi; tale funzionalità può essere utile in una lezione di geometria, per spiegare le ampiezze degli angoli o per comprendere visivamente il significato di proiezione geometrica e di rotazione intorno ad un asse. Una lezione di matematica per le classi elementari può risultare più fruibile muovendo L.E.O. su una griglia disegnata come una grande calcolatrice ed effettuando le operazioni richieste nel percorso affrontato dal dispositivo elettronico. Un ultimo esempio di come utilizzare L.E.O. a fini didattici: poiché la griglia su cui il dispositivo si muove può essere formata da qualsiasi forma geometrica, ecco che ai più semplici quadrati possiamo sostituire una cartina dell’Italia e un insegnante di geografia può chiedere ai suoi alunni di realizzare un itinerario del viaggio attraverso la nostra penisola compiuto da L.E.O.: per ogni stazione del percorso i ragazzi saranno chiamati a descrivere le peculiarità geografiche, fisiche e climatiche di quella regione, magari lavorando in gruppi e realizzando un progetto multidisciplinare coinvolgendo anche gli insegnanti di educazione artistica con i quali gli alunni andranno alla scoperta dei monumenti del luogo, oppure con i docenti di matematica, i quali potrebbero approfondire concretamente con i ragazzi i concetti di distanza e di riproduzione in scala.

 

Ma veniamo agli aspetti più pragmatici dell’utilizzo di L.E.O. nelle scuole: come tutti sappiamo, purtroppo i fondi previsti per l’istruzione scolastica scarseggiano e le scuole non possono permettersi il lusso di spese eccessive.

Tale dispositivo viene incontro anche a questa esigenza: di fronte ad un costo estremamente ridotto, la batteria di L.E.O. può essere ricaricata, dimostrandosi pertanto anche ecologicamente sostenibile in quanto non danneggia l’ambiente con lo smaltimento di eventuali batterie scariche; inoltre è stato interamente costruito partendo da zero, dalla realizzazione delle basi elettroniche fino al disegno delle ruote per consentire il movimento del dispositivo, facendo  affidamento unicamente sull’intuizione dei due giovani ideatori del progetto, senza alcun riferimento a prototipi precostituiti.      

      

E’ stato pensato per facilitare i processi di apprendimento che risultano innovati ma che garantiscono al tempo stesso il consolidamento dei contenuti didattici in modo interattivo e divertente per i ragazzi di tutte le fasce d’età.

L.E.O. inoltre è stato realizzato anche per sviluppare negli alunni l’ideazione di strategie risolutive efficaci e dirette, volte alla realizzazione di progetti vincenti e competitivi che siano di allenamento ai giovani in vista delle prospettive lavorative future.

Il dispositivo è interamente personalizzabile, a partire dall’opzione del suono che può essere attivata o meno a seconda delle esigenze, fino a modificare aspetti più propriamente tecnici qualora si abbiano competenze informatiche più avanzate in modo da poter uscire dall’utilizzo ristretto in ambito scolastico: L.E.O. infatti può essere utilizzato come un qualsiasi kit di Arduino e per questo è compatibile con la maggior parte delle sue shield presenti in commercio. Ulteriori interventi di natura tecnica sono realizzabili anche a livello di hardware e software.

 

Questa piattaforma ha dunque il merito di rappresentare un modo efficace e facilmente accessibile a tutti di venire incontro alle esigenze di una didattica riformata e digitalizzata che sia fruibile per i ragazzi, affinché essi traggano il più possibile i frutti di questi nuovi percorsi di apprendimento creati appositamente per avvicinarsi il più possibile al loro ambiente e linguaggio, e allo stesso tempo che sia di facile utilizzo per gli insegnanti, i quali verranno a contatto con un nuovo strumento che sia di aiuto per esercitare le loro competenze con una frizzantezza sempre più stimolante per chi lavora con i giovani con qualche supporto in più di quelli a disposizione fino ad ora.

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